La TAC 3D cone-bean è un esame di secondo livello utilizzato quando risulta necessario avere delle immagini più chiare e precise per l’identificazione di eventuali anomalie emerse dalla cosiddetta panoramica dentale (ortopantomografia).
A differenza della panoramica, la TAC 3D cone-bean permette di avere immagini tridimensionali e con un grado di accuratezza molto più elevato. Tale necessità è tipica in caso di estrazione di denti del giudizio inclusi.
Nel caso siano programmati degli interventi di implantologia, la TAC dentale aiuta il dentista a capire la quantità di osso a disposizione per l’impianto e l’eventuale necessità di ricorrere a un innesto osseo. Aiuta inoltre a pianificare la posizione degli impianti nel rispetto delle strutture nervose e vascolari.
Nonostante le radiazioni, siano più alte rispetto alla panoramica, le TAC 3D cone-bean possono essere ripetute anche a distanze brevi, sia negli adulti che nei bambini.
Inoltre, le donne in stato interessante, reale o anche solo presunto, devono informarci anticipatamente sulla loro gravidanza, in quanto in questo caso occorrerà rinviare l’esame o adottare le dovute precauzioni.
Prima dell’inizio della TAC, occorrerà rimuovere tutti gli oggetti che potrebbero interferire con l’esame, come piercing sulla lingua o sul labbro, protesi dentali mobili, occhiali, orecchini, apparecchi acustici, parrucche e collane.
A scopo puramente cautelativo il paziente può essere invitato ad indossare un corpetto e/o un collare radioprotettivo.